
I protagonisti e il corpo di ballo hanno trasmesso il tema dell’amore e del possesso dando vita alla storia scritta da Pëtr Il’ič Čajkovskij portando il pubblico al suo interno facendolo emozionare e sognare per i quattro atti dell’opera
Nella splendida cornice del Teatro Fabbri, il Balletto Internazionale Italiano, nato dalla coproduzione tra Nuovo Balletto Classico e L’Ukrainian Classical Ballet, ha portato in scena ‘Il Lago dei Cigni’, probabilmente il balletto classico più rappresentato nel mondo, emozionando il pubblico presente.
L’opera, scritta tra il 1875 e il 1876, ha debuttato al Teatro Bolshoi nel 1877, ma per ottenere un pieno successo e per diventare una pietra miliare del balletto classico ha dovuto aspettare il rifacimento di Maiurs Petipa e Lev Ivanov del 1895, con l’aiuto del compositore italiano Riccardo Drigo.

“Questa collaborazione rappresenta un ponte tra due tradizioni coreutiche di altissimo livello e una grande opportunità di scambio culturale e artistico” . Ha dichiarato il direttore artistico del Nuovo balletto classico, Rezart Stafa. Il direttore artistico dell’Ukrainian Classical Ballet, Ivan Zhuravlov, si dice orgoglioso di portare in scena una produzione che celebra la bellezza del balletto classico e il talento dei ballerini.
La versione portato sul palco del Teatro Fabbri ha mantenuto l’iconica coreografia di Pepita e Ivanov e, attraverso la grande interpretazione dei più talentuosi e eccellenti ballerini delle due compagnie, hanno trasmesso il tema dell’amore e del possesso dando vita alla storia scritta da Pëtr Il’ič Čajkovskij portando il pubblico al suo interno facendolo emozionare e sognare per i quattro atti dell’opera.
Crediti foto: Francesco Buttari