
Il diritto di parola è un diritto importante di ogni democrazia, ma utilizzarlo per insultare gli altri è sbagliato. I social hanno amplificato modo di fare di alcuni non appassionati della musica, ma semplici odiatori. Ma dove finisce il diritto e dove inizia la maleducazione?
“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano al bar dopo un bicchiere di vino senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli.” Queste sono le parole dello scrittore Umberto Eco rilasciate in occasione della sua laurea honoris causa in Comunicazione e cultura dei media a Torino.
Queste affermazioni, rilasciate nel 2015, sono totalmente veritiere e attuali anche dopo dieci anni. I social media hanno annullato le distanze e unito le parole dando a tutti il diritto di parola, così come è giusto che sia in una democrazia, ma deve essere utilizzato con criterio.
In occasione della puntata di martedì 15 aprile, Alessandra Amoroso è stata ospite del programma Le Iene dove, nel corso di un monologo, ha parlato della sua gravidanza, del suo diventare madre e di tutte le paure e le ansie di questa dolce attesa. E fino qui nulla di strano. Ciò che lascia perplessi è la cattiveria della gente che, sotto il post con il suo intervento, ha criticato e attaccato l’artista salentina.
“Sembra che lei solo sta diventando mamma.” “Ci mancava anche questa a dare consigli!” “Simpatica per niente. Le tue chicche di saggezza bhe per me te li puoi tenere”. Questi alcuni dei commenti apparsi sulla nostra pagina Facebook dopo la pubblicazione del video. E si, come sempre, sono le donne che scrivono.
Partiamo dal presupposto che un artista può piacere o non piacere, e che sono anche dei personaggi pubblici, ma sono pur sempre persone e non occorre offenderle.

“Da quando ho scoperto di aspettare Penelope mi sorprendo di quante emozioni diverse si possono provare nello stesso istante. – Ha raccontato la cantante – La gravidanza non è quasi mai bella o brutta, facile o dura, serena o inquieta.”
In quei due minuti Alessandra Amoroso ha voluto solo esprimere le sue emozioni e le sue sensazioni, quello di una donna in attesa del suo primo figlio.
Non si può piacere a tutti, non si può avere il sostegno di tutti, ma il rispetto non deve mancare. I social non sono un posto in cui deve regnare l’odio e gli insulti. I social sono un luogo in cui condividere e dialogare. Nessuno può e deve sentirsi libero e protetto da uno schermo di un computer. La musica, e l’arte in generale, deve unire e non dividere, deve essere un luogo di confronto e scambio di emozioni e sensazioni. Vale per l’Amoroso così come qualsiasi altro cantante ed artista.
Se non si condivide qualcosa pubblicata da qualcuno potete anche ignorare e continuare a scrollare il telefono. Anche questo è un diritto dato dai social alla “legione degli imbecilli”.